Domenica si sono tenuti a Cortina D’Ampezzo i Campionati Italiani di corsa in montagna sola salita. Inizialmente la gara doveva essere di 10 km circa e 1200 metri di dislivello dal centro di Cortina al rifugio Pomedes. Poi, durante la gara, gli organizzatori hanno deciso di anticipare l’arrivo al rifugio Duca d’Aosta, con 1000 metri di dislivello e poco meno di 8 km, per le condizioni proibitive di pioggia e vento.
Sabato pomeriggio, dopo un bel viaggio di 6 ore, siamo arrivati a Cortina. Dopo il ritiro del pettorale nella palestra Revis abbiamo fatto un giretto in centro ed abbiamo incontrato il valdostano Mathieu Courthoud, presente anche lui per gareggiare. Lui quelle zone le conosce bene visto che è già più di un anno che fa l’alpino in caserma a San Candido e quindi si allena sempre su quei fantastici monti. Mi ha spiegato dove si passerà in gara il giorno dopo ed alcuni passaggi più impegnativi. Poi mi ha detto che c’è la possibilità di visionare il passaggio a Piè Tofana a metà gara salendo in macchina.
Verso le 17.30 una bella corsetta sulla fantastica ciclabile di Cortina, quella che porta a Dobbiaco e che a Giugno è praticata da molti runners in occasione della Cortina-Dobbiaco.
Dopo essere rientrato sono salito fino a Piè Tofana e mi sono reso conto che la gara non è per niente corribile come pensavo. La prima parte sale quasi completamente sulla pista di discesa e da quel punto entra nel bosco su un sentiero decisamente ripido con un tratto finale sotto il Duca d’Aosta a tornanti che porta sotto il famoso salto delle Tofane della discesa libera di Coppa del Mondo. Da lì inizia l’ultimo tratto più corribile che porta al rifugio Pomedes.
La mattina di domenica verso le 8.30 mi sono recato in piazza a Cortina per capire dove lasciare lo zaino col ricambio post gara. Ho così incontrato tutti i migliori atleti della corsa in montagna; i valdostani Xavier Chevrier, Massimo Farcoz, Henri Aymonod, il campione del mondo lunghe distanze Tommaso Vaccina, il giovane promettente Francesco Puppi, i due gemelli campioni d’Europa Martin e Bernard Dematteis, Baldaccini, Cagnati e tutti gli altri. Insomma un livello incredibile.
Posato lo zaino sul pulmino inizio a scaldarmi con Massimo e la pioggia inizia a cadere. Le previsioni davano pioggia dalle tre di pomeriggio ed invece l’acqua ha iniziato a cadere ben prima. Ore 10.15 partenza con il primo tratto pianeggiante nel centro del paese e poi su per le piste. Dopo alcune centinaia di metri di salita ho iniziato a veder andar via i più forti ed hanno iniziato a sfilarmi altri atleti. Dopo circa 15 minuti di gara ho iniziato a camminare mentre gli altri mi andavano via correndo. Poi, in cima agli impianti di risalita di Col Druscié, la discesa verso gli impianti di Piè Tofana con tratti di fango dove mi sono visto passare da una decina di atleti abituati su questi tracciati. La pioggia intanto era veramente copiosa ed infatti gli organizzatori ci hanno comunicato che l’arrivo era stato anticipato a Duca d’Aosta per le condizioni difficili. Così abbiamo iniziato l’ultimo tratto e nella diagonale tra il bosco e la pista di sci ho iniziato ad avere alcuni problemi. La stanchezza, la pioggia e la non preparazione per questa gara si sono fatti sentire. Al traguardo sono arrivato abbastanza stanco nonostante non essere salito più di 170 battiti in gara. Forse non era neanche giornata. Chiudo al 35º posto ma contento lo stesso per un ottimo allenamento come doveva essere.
Salutiamo i tecnici Paolo Germanetto, Tito Tiberti e tutti gli atleti e ripartiamo giù in seggiovia per rientrare alla macchina a Piè Tofana. Rientriamo in macchina fino a Cortina per una doccia veloce e partenza verso casa. Per cambiare strada, insieme a papà e mamma, abbiamo optato per un passaggio sui passi Falzarego e Pordoi con discesa a Canazei, passaggio a Moena, Predazzo, Tesero ed arrivo a Trento. Abbiamo optato per dormire una notte in hotel e ripartire con calma il lunedì. Così lunedì mattina mi sono fatto 15 km di defaticamento sulla ciclabile di Trento e poi siamo passati a Riva del Garda. Dopo pranzo siamo ripartiti e rientrati in serata a casa. Tre giorni intensi ma molto belli con passaggi in zone già viste in occasione di gare di sci di alcuni anni fa e altri posti mai visti.
Ora si inizia il carico di Agosto per gli impegni di settembre ed ottobre.
A presto